Non è necessario “insegnare” a mangiare al bambino: come ogni cucciolo, ha in sé l’istinto di nutrirsi e mangiare i vari cibi, quando è pronto a farlo. Naturalmente devi dargli un po’ di tempo affinché familiarizzi con le diverse consistenze e sapori e diventi abile a gestire il cibo di consistenza solida in bocca.

Mangiare non è una questione di abitudine, ma solo di pratica. Non c’è bisogno che i pasti siano sempre alla stessa ora, nello stesso posto, con le stesse modalità: sei libera di offrirgli il cibo nei momenti e nei modi che sono più comodi per te e per la tua famiglia. Il modo migliore è fare in modo che tuo figlio mangi quando mangiate voi: sarà così incuriosito e invogliato dal vostro esempio. Si possono offrire al bambino versioni più semplici degli stessi cibi che mangia il resto della famiglia. E non siete obbligati a stare in casa per il “rituale della pappa”: molti genitori portano con sé il bambino e mangiano con lui anche fuori casa.

Le quantità di cibo inoltre, nei primi mesi di introduzione del cibo complementare, in genere sono talmente piccole che non è complicato portarsi dietro qualcosa di pronto; e in mancanza d’altro c’è sempre il seno che può ristorare e nutrire tuo figlio.

Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.