Da New Beginnings, Gen-Febbr 1995, pubblicato su Da mamma a mamma n. 41, Autunno 1995

Mi è stata diagnosticata l’epilessia quando facevo la quinta elementare e da quel momento in poi ho sempre preso farmaci anti-convulsivi (tranne durante le mie due gravidanze). Ho mantenuto un ottimo controllo delle crisi epilettiche (tipo grande male) e soffro ormai solo di crisi di assenza brevi e occasionali.

Prima di rimanere incinta del primo figlio, feci una visita dal neurologo. Mi disse che data la mancanza di studi controllati, l’effetto sul feto dei farmaci che stavo prendendo era pressoché sconosciuto. Con riluttanza concordò con la mia decisione di sospendere la cura e vedere che cosa sarebbe successo. Tutto andò bene e tre mesi dopo scoprii di essere incinta. Non ho sofferto più di crisi epilettiche in quel periodo, e pensavo di essere guarita. Ma quando mia figlia ebbe due mesi, soffrii di due, forse tre crisi epilettiche tipo grande male in due settimane. Ero disperata.

In quel momento stavo allattando e volevo sapere quali effetti avrebbe avuto la medicina su mia figlia. Anche questa volta, il mio neurologo non fu in grado di darmi una risposta adeguata, quindi contattai l’Epilepsy Foundation of America. Mi riempirono di consigli pratici per madri epilettiche che allattano, una cosa molto carina, ma neanche loro erano in grado di darmi una risposta definitiva per quanto riguardava gli effetti di farmaci anti-convulsivi sul bambino allattato al seno.

Fortunatamente conoscevo una consulente professionale di allattamento ed ex Consulente de La Leche League, che avevo sentito a un seminario sull’allattamento materno solo pochi mesi prima; aveva il materiale giusto da consultare per i miei problemi.

Le diedi i nomi dei farmaci che dovevo prendere e mi richiamò entro un’ora con la bella notizia che potevo allattare senza preoccupazioni. Le ricerche avevano dimostrato che anche nel caso i farmaci fossero passati nel latte, la quantità che sarebbe passata era pochissima. Ricominciai di nuovo a prendere il farmaco che controllava le crisi di grande male, con buoni risultati.

Mia figlia fu allattata esclusivamente al seno per sei mesi e si è svezzata a venti mesi. Aspetto la nascita del nostro secondo figlio in questi giorni, e di nuovo, con il consenso del mio medico, ho smesso di prendere i farmaci in gravidanza; non ho avuto crisi durante la gravidanza.

Vorrei tanto poter catturare e mettere in una bottiglia ciò che mi ha tenuto libera dalle crisi negli ultimi nove mesi, poiché rimanere continuamente incinta non è un’alternativa praticabile. :-) Inizierò di nuovo a prendere la mia medicina subito dopo questo parto, e allatterò questo bambino finché deciderà da solo di svezzarsi.

Vorrei incoraggiare donne epilettiche incinte a prendere in seria considerazione l’allattamento al seno, non solo per i vantaggi emotivi e di salute per il bambino, ma anche per i vantaggi per la madre. Anche una madre con convulsioni incontrollate, che probabilmente non può fare molte cose per il suo bambino, forse potrebbe comunque allattare. Godo di sensazioni meravigliose di soddisfazione e gioia mentre allatto; potrebbe essere lo stesso per molte altre madri affette da epilessia.

Tradotto da Sheri Khan